Perché studiare lingue moderne e interpretariato all'università oggi?

Cultura - 26 luglio 2024

In un'epoca dominata dall'intelligenza artificiale, ha ancora senso studiare lingue all'università? Secondo la professoressa Giovanna Rocca, la risposta è decisamente sì. In un articolo pubblicato sul Corriere della Sera, Rocca spiega perché la formazione linguistica e l'interpretariato restano fondamentali.

In un mondo in cui l'intelligenza artificiale (IA) promette di rivoluzionare ogni settore, Giovanna Rocca, professoressa IULM e preside della Facoltà di Interpretariato e Traduzione, lancia un messaggio forte e chiaro dalle pagine del Corriere della Sera: "L'IA non potrà mai sostituire completamente l'uomo."

Non c’è dubbio – spiega Rocca -  che studiare le lingue serva ancora e serva ancora scegliere una formazione nell’ambito dei servizi linguistici di interpretazione e di traduzione." Sebbene l'intelligenza artificiale (IA) stia avanzando rapidamente, Rocca sottolinea l'importanza della competenza umana nel campo delle lingue e dell'interpretariato. Pur riconoscendo i progressi dell'IA, è assolutamente necessario che queste tecnologie debbano essere viste come strumenti complementari piuttosto che sostituti. "Serve la capacità di relazionarsi con i programmi di IA, imparando a utilizzarli e a sfruttarli per potenziare le proprie abilità professionali," afferma Rocca. Un approccio integrato che permettere ai professionisti di migliorare le proprie competenze sfruttando al massimo le potenzialità offerte dalla tecnologia.

Studiare interpretariato e traduzione oggi non significa solo acquisire una padronanza tecnica di una lingua, ma anche sviluppare una comprensione profonda delle culture e delle sfumature che le caratterizzano. Questo è cruciale in un mondo globalizzato dove la capacità di mediare tra culture diverse è essenziale. Per questo gli studenti di lingue devono essere preparati a interagire con la tecnologia in modo efficace, utilizzando l'IA per migliorare le loro prestazioni senza rinunciare alla sensibilità culturale e alla capacità di interpretazione umana. Questa combinazione di competenze tecniche e umanistiche rappresenta un vantaggio competitivo significativo nel mercato del lavoro moderno. In sintesi, come sottolinea Rocca, "la padronanza delle lingue straniere è un vantaggio competitivo che apre numerose opportunità professionali in vari settori" e questo è ancora più vero se combinato con una capacità critica e consapevole di utilizzare gli strumenti tecnologici a disposizione.

Per ulteriori dettagli, leggi l'articolo completo sul Corriere della Sera.